• Portata di circa 3 vol/h

  • Potenza frigorifera compresa tra 60 e 80 W/m2

  • Consumi energetici per la climatizzazione: 30 kWh/m2 anno

  • Efficienza del 95% nel recupero di calore del sistema di trattamento aria

  • Fabbisogno di energia primaria di soli 15 kWh/m2 per realizzare edifici “passivi”

La soluzione Concretcool®

Il Concretcool si basa sull’impiego di serpentine di elementi estrusi di alluminio, che vengono allineati all’armatura dei solei e annegati nel getto di calcestruzzo. Tali elementi sono disponibili con diametri esterni di 60 e 80mm e sono caratterizzati da una superficie interna alettata che, aumentando la superficie lambita dall’aria, consente di aumentare la trasmissione del calore.

Durante il periodo estivo l’impianto di trattamento dell’aria provvede al suo raffreddamento fino a 14 °C per garantirne la deumidificazione. L’aria viene immessa a questa temperatura nelle tubazioni, distribuite su tutta la superficie dei solai, e progressivamente cede la sua energia frigorifera alla massa in calcestruzzo, riscaldandosi fino a 21-22 °C, temperatura alla quale può essere immessa in ambiente mediante normali diffusori. In questo modo si ottiene quindi un duplice vantaggio: raffreddare la struttura, che si trasforma in una superficie radiante che accumula e scambia energia frigorifera con l’ambiente occupato garantendo elevate condizioni di benessere, e utilizzare la massa dell’edificio per effettuare

il riscaldamento dell’aria di ventilazione senza ricorrere al consumo di energia primaria, come invece avviene con i sistemi radianti tradizionali. Nel funzionamento invernale l’aria esterna viene riscaldata mediante un recuperatore di calore fino a 10-15 °C, temperatura alla quale viene distribuita nei tubi. Per il trattamento delle sole zone perimetrali o di uffici singoli che richiedono un controllo specifico della temperatura ambiente, è necessario prevedere un sistema aggiuntivo, in genere del tipo a ventilconvettori oppure a travi fredde.

La diffusione dell’aria

Varie sono le soluzioni utilizzabili per la diffusione dell’aria in ambiente. Si può realizzare una un sistema di immissione con un diffusore a soffitto mentre la ripresa viene effettuata a parete. La vista in pianta ed in sezione con il posizionamento delle tubazioni per l’aria e il dettaglio del sistema sono riportate nell’immagine qui a fianco (“a soffitto”) e i dettagli del diffusore sono nella sezione dedicata al prodotto GLS230. Valida alternativa è costituita da diffusori lineari posti a parete con la duplice funzione di mandata e ripresa dell’aria. Questa soluzione è molto interessante in quanto i diffusori possono essere installati nelle pareti divisorie oppure in ribassamenti o finte travi ricavate a soffitto. Il plenum di cui sono dotati svolge anche la fondamentale funzione di attenuatore acustico. La vista in pianta ed in sezione con il posizionamento delle tubazioni per l’aria e il dettaglio del sistema sono riportate nell’immagine qui a fianco (“a parete”) e i dettagli del diffusore sono nella sezione dedicata al prodotto INDULSNAP.

INDULSNAP

Diffusore a parete ad alta induzione

Diffusore lineare ad alta induzione da parete:

  • Dimensioni feritoie: 24, 45 mm

  • Elevata attenuazione acustica del plenum

  • Distribuzione dell’aria uniforme senza correnti

  • Elevato comfort termico nella zona occupata

  • Diffusore rimovibile per una facile pulizia

  • Versione solo mandata, mandata e ripresa combinata

  • Facilità di installazione

GLS230

Diffusore elicoidale a soffitto

Diffusore circolare a soffitto:

  • Diametro esterno 230 mm

  • Diffusione a geometria fissa con effetto elicoidale

  • Distribuzione dell’aria con effetto Coanda

  • Diffusore rimovibile per una facile pulizia

  • Versione solo mandata, mandata e ripresa combinata

  • Facilità di installazione

INSTALLAZIONE

Preparazione e prima armatura

La prima fase per iniziare l’installazione del sistema Concretcool consiste nell’identificare e segnare, in maniera evidente, sul cassero i punti di fissaggio per le curve di collegamento (ingresso e uscita).
A seguito di ciò viene installata l’armatura di rinforzo inferiore da parte della società di costruzioni. Entrambi i punti di fissaggio (entrata ed uscita) devono essere ben visibili al di sotto dell’armatura inferiore. Le barre dell’armatura del calcestruzzo, in corrispondenza degli elementi di connessione dell’impianto (curve/plenum) devono essere tagliate a misura in loco e rimosse al fine di essere ad una distanza superiore ai 100mm dagli stessi.

Posa dei tubi

I supporti vengono fissati al cassero e su questi, successivamente, vengono posati i tubi che, insieme alle curve, sono poi collegati tra loro tramite manicotti di tenuta al fine di mantenerli in posizione e chiudere il circuito.

La posa della curva di collegamento è realizzata tramite gli appositi supporti fissati con chiodi al cassero. Le curve di collegamento sono protette, nell’estremità immessa in ambiente, da tappi di plastica. Prima di ogni altra operazioni, assicurarsi che tale tappo sia posizionato a filo del cassero. Quindi, la curva di collegamento viene innestata sui tappi a pressione, garantendo così la tenuta.

Seconda armatura e gettata

I tubi sono fissati all’armatura in modo da evitare qualsiasi spostamento.
Durante l’ispezione per la convalida del progetto il cliente confermerà la corretta installazione secondo i disegni costruttivi.
In seguito, la società di costruzioni installerà l’armatura superiore e poi potrà essere colato il calcestruzzo.
È indispensabile che la posizione e la tenuta dei tubi non venga alterata in alcun modo.

Fasi di controllo durante la costruzione

Dopo la rimozione del cassero i tubi vengono collaudati, per questo vengono rimossi i tappi di chiusura in plastica e reinstallati dopo l’esecuzione della prova. I tappi di chiusura rimangono all’interno delle curve di collegamento finché non avviene la connessione al sistema di distribuzione dell’aria, al fine di proteggere i tubi dallo sporco.